venerdì 17 febbraio 2012

quello che va. quello che resta. quello che non torna.

Quello che va via.
Attraverso la porta se ne sono andati gli oggetti. Tutto quello che era connesso ad essi, andato. Perso.
(Erano solo macchine. Computers. Oggetti....si possono ricomprare)
Dalla porta sono usciti.
Ricordi, ore dedicate a creare, cercare, studiare, accumulare...immagini....Musica...messaggi...Quello che si crea in quel preciso momento, un racconto magari.... Svanito. Attraverso la porta in pochi minuti.

Quello che resta assomiglia ad un'amputazione.
Manca qualcosa, uno strumento, un contenitore....
(un pezzo di anima)
Manca la sensazione di essere al sicuro, nel proprio nido.
Quello che resta ha il sapore amaro del vuoto che non si puo' colmare.
Quello che resta e' una macchina nuova, vuota.

Quello che non torna...
Non tornano i conti.
Non tornano i fatti, causa e conseguenza non si incontrano, non ho fatto nulla per meritare di perdere tutto, o quantomeno cio' che percepivo come "tutto".
Non torneranno i momenti che mi hanno permesso di creare determinate immagini...o scritti...messaggi...
Non tornera' la sensazione di intimita' di questa casa e non torneranno indietro quei sentimenti.

Quello che va via e' il passato.
Quello che resta e' un presente minacciato, infangato, incerto.
Quello che non torna.

Quello che non vuole andare via e' il sentimento di panico e voglia di rivincita.

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